Le DE.CO. si ritrovano a Ferriere (PC)

Ferriere ha ospitato il 7 e l'8 agosto la mostra mercato dei prodotti a Denominazione Comunale. Ecco le gustose pesche limonine di Asti ed il torrone dell'apicoltura Serra, poi le cocomere di Novellara (con un esemplare da oltre 92 chilogrammi), il fatuli' di Berzo Demo, la torta di patate di Farini. il miele di tiglio di Quinzano d'Oglio, la torta di fichi di Vigolzone e tanti altri. La parte del leone l'hanno fatta, c'era da aspettarselo, le pancette, i salami e le coppe locali dei salumifici Ferrari e Lanfranchi.
Il sindaco di Ferriere, senatore Antonio Agogliati, ha voluto offrire a Riccardo Lagorio una preziosa targa per il lavoro che svolge a favore delle piccole comunita' e dei loro prodotti tradizionali.

Marinaio, scrittore e anche un po' filosofo. E'  Salvatore Costagliola, coordinatore per ASSODE.CO. dei Comuni della Regione Campania.

Quando lo incontri, lo capisci subito. Salvatore il mare ce l'ha dentro.

A Illasi il primo ulivo a denominazione comunale

Olio sì, ma che sia extravergine di oliva.
Un po’ alimento e un po’ medicamento l’olio extravergine di oliva si va affermando negli ultimi anni anche laddove il burro ed altri condimenti la facevano da padrone. E non è un caso.

Al Ristorante Centrale di Cremona, dove i marubini DE.CO. sono già realtà.

Cremona è stato il primo capoluogo di provincia in Lombardia a dotarsi di Denominazione Comunale. Bisogna dire che la DE.CO. è solo uno degli strumenti che la città dei violini sta utilizzando per promuovere il proprio territorio, eccezionalmente ricco di risorse culturali.

Rutigliano, il sibilo della terra cotta

L’argilla, la terra che fa nascere una delle più squisite uve da tavola italiane –giganti chicchi d’oro che raggiungono i migliori mercati-, ha segnato l’intera storia di Rutigliano. Lo dicono i numerosi reperti, che trovi nei tre piani del Museo civico Grazia e Pietro Didonna: vasi, anfore, lucerne delle comunità che hanno popolato il territorio dall’età neolitica all’Alto Medioevo e che dall’argilla sapevano ottenere oggetti ancora ammirevoli dopo migliaia d’anni.